16 dicembre 2015

• Il cinema indifferente •

Good - L'indifferenza del bene • diretto da Vicente Amorim, 2008.

Basato sull'omonima opera teatrale  di C.P. Taylor.
Trama
Il film racconta la storia di un professore, John Halder, che scrive un romanzo all'interno del quale esplora la propria situazione personale, dimostrandosi favorevole all'eutanasia, richiamando l'attenzione di potenti figure politiche appartenenti al partito nazista.
Dopo una breve resistenza l'uomo si lascia affascinare dalla nuova ed importante posizione, che gli permetterà di ascendere verso i vertici del partito, illudendosi che l'orrore nazista non si sarebbe mai spinto fino ad eliminare coloro che venivano ritenuti diversi. Nel frattempo tenta di far fuggire il proprio amico e psicanalista ebreo.
Alcuni anni dopo, cercando le tracce del proprio compagno, giungerà ad un campo di concentramento in Slesia, dove comprenderà l'orrore dei lager e il fatto che l'amico sia stato eliminato.


L'aspetto dell'indifferenza
Il concetto di indifferenza, all'interno della storia, è strettamente connessa ad un argomento storico molto importante: la Shoah. L'atteggiamento assunto dai leader del partito nazista e successivamente dalle persone che aderirono a tale ideologia è profondamente permeato da un senso di indifferenza, nella forma forse più atroce, cioè quella nei confronti della vita. Le innumerevoli stragi e uccisioni commesse verso la popolazione ebraica e tutti coloro i quali venissero considerati "diversi", lasciano un profondo solco nella storia dell'etica umana, perciò è necessario non dimenticare mai gli errori commessi, specialmente in tempi in cui la società sembra essere colpita da una profonda forma di indifferenza.

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